Il giro che vi racconto oggi è la mia prima esperienza di tour in bici di più giorni, con bagagli agganciati alla bici. I giorno Partiamo dalla stazione dei treni di Tarvisio, direzione Slovenia. Saliamo sulla ciclabile Alpe Adria, prima tappa Kranjska Gora. Alla fine della prima giornata ritorneremo qui per pernottare la prima notte.
Proseguiamo sulla ciclabile e all’altezza di Mojstrana svoltiamo a destra su strada normale. Superata una salita con pendenze anche a due cifre, ci addentriamo in una vallata fino al lago Bled. Il lago è bellissimo, molto turistico, qui ci fermiamo per mangiare qualcosa. Nel pomeriggio ripartiamo in direzione Jesenice, incrociamo la strada del mattino a Mojstrana e da qui su ciclabile, torniamo a Kranjska Gora. 100KM percorsi.
II giorno Dopo una buona colazione, prima di partire veramente andiamo a visitare il lago Jezero Jasna vicino a Kranjska Gora. La prima parte della giornata è caratterizzata dalla scalata al passo che porta dalla Slovenia all’Austria. Sono circa 3 km con pendenze anche del 15%. Ma ancora peggiore è la discesa, con pendenze che arrivano al 20%. La mia preoccupazione erano i freni ma alla fine va tutto bene. Superato il passo ci dirigiamo verso Villach e da qui al lago Wörther See. Lo percorriamo tutto nel lato a sud fino a raggiungere la nostra meta, Klagenfurt. 70KM percorsi.
III giorno Ultimo giorno, partiamo verso le 9.30 in direzione Villach e dopo Tarvisio. Il lago Wörther See questa volta lo percorriamo nel lato nord. Verso pranzo ci fermiamo a Villach per un pranzo veloce. Partiamo verso le 14.00 per raggiungere in 2 ore Tarvisio. Questo tratto è caratterizzato da 6km di sterrato, ma ben battuto. Alle 16.00 raggiungiamo il confine per riprendere la ciclabile alpe Adria e in poco più di 30 minuti siamo alla stazione dei treni di Tarvisio. 80KM percorsi.
Questo primo viaggio in bici ci è servito per capire tante cose, tarare i bagagli, il vestiario, gli alloggi ecc..
Prima cosa i bagagli, tutti della ROCKBROS, ho utilizzato una borsa agganciata al sottosella di circa 10 litri, una borsa agganciata al manubrio da 4 litri e un borsello centrale da 1 litro.
Sulla borsa posteriore ho messo tutto quello che mi serviva per dormire, più un ricambio di vestiario da ciclismo, compreso giacca invernale per la sera, kit per l’igiene personale, carica batterie e sulla parte esterna un paio di sandali di plastica per andare in giro.
Nella borsa anteriore avevo tutto l’occorrente nel caso di pioggia, vestiario nel caso di un calo delle temperature e una camera d’aria.
Infine nel borsello centrale avevo kit per assistenza bici più camera d’aria, documenti, telefono e qualcosa da mangiare.
Per gli alloggi abbiamo optato per appartamenti, soprattutto per poter tenere con noi le bici durante la notte.
Per concludere l’esperienza è stata fantastica. Visitare in bici le citta e i luoghi di parte della Slovenia e dell’Austria è fantastico, penso che avremo fatto il 95% del percorso su pista ciclabile. Ci si ferma quando si vuole dove si vuole. Unica preoccupazione è raggiungere la meta e trovare l’alloggio.
Questo è stato un primo test, sicuramente da rifare anche con più giorni e distanze maggiori.
Passo Manghen
31/10/2022
Oggi parto in solitaria da Primolano per raggiungere il Passo Manghen.
Si lo so, siamo quasi a Novembre, ma viste le temperature riusciamo ancora a fare giri in bici a quote superiori ai 2000 metri s.l.m. , incredibile.
I primi 20 km sono sulla ciclabile del Brenta, in leggera salita (si parte da quota 200 e a Borgo Valsugana sono intorno ai 350 metri).
Da qui iniziano i 22 km che portano al passo Manghen. I primi 15 km hanno alcuni tratti che toccano il 9% di pendenza, la maggior parte è intorno al 7% di media, sono gli ultimi 7 km che la strada si fa impegnativa, non va mai sotto il 9%-10% con tratti anche al 13%.
Gli ultimi chilometri della salita sono sicuramente i più suggestivi, a un certo punto ci si rende conto di trovarsi in una specie di anfiteatro naturale con una visuale ottima sulla strada che sale verso il passo (penso offrirebbe uno spettacolo incredibile nel caso di un passaggio del giro d’Italia).
Lungo tutto il percorso c’è una segnaletica ottima per i ciclisti, ogni 2-3 km circa c’è un cartello che mostra la strada già fatta e quella ancora da fare per il passo con la % di pendenza nel tratto successivo; mai vista una segnaletica così dettagliata.
Raggiungo il passo verso le 13.30, la temperatura di circa 12 C° sopra i 2000 metri mi sorprende visto il periodo; in cima c’è una malga, ma è chiusa, non mi resta che iniziare la lunga discesa.
Se fate questo giro nello stesso periodo dell’anno, vi segnalo che dopo le 15:00 il tratto sulla ciclabile da borgo Valsugana fino Primolano è in gran parte all’ombra. Nonostante non abbia piovuto la strada risulta bagnata e viscida.
Pista ciclabile del Brenta
Passo Manghen
Stelvio dal lato Svizzero
17/07/2022
Anche quest’anno si sale sul passo dello Stelvio. Una delle salite in bici più iconiche del nostro bel paese.
Questa volta però voglio salire dal versante Svizzero, versante utilizzato anche in occasione del giro d’Italia del 2017.
Parto alle 8.00 dal Prato dello Stelvio a quota 910 mslm. Pedalata di riscaldamento e si raggiunge Glorenza. Da qui svolta a sinistra e si inizia a percorrere la strada che mi porterà verso la Svizzera.
Poco dopo aver attraversato il confine Italia - Svizzera raggiungo la cittadina di Val Müstair, dove risiede un patrimonio Unesco, il convento Benedettino del VIII secolo di San Giovanni.
Ancora un paio di pedalate e raggiungo il paesino di Santa Maria Val Müstair 1380 mslm, in centro paese svolta a sinistra e qui inizio subito a capire cosa mi aspetta... bella rampa sopra il 10%... così inizia la salita che dovrà portami al passo Umbrail e dopo al passo Stelvio.
I primi 7 km difficilmente vanno sotto il 9% ma sono tutti all’ombra di un bellissimo bosco, fino al tornante dove trovi un bel ristorantino con vista sulla valle svizzera incantevole. Dopo non è che vada meglio, solo che sei sotto il sole e anche se la quota inizia ad essere sopra i 2000 mslm, se il sole splende, fa comunque caldo.
Altri 6 km e raggiungo il Passo Umbrail 2510 mslm, bivio per chi vuole scendere a Bormio oppure salire al passo dello Stelvio.
Altri 3 km al 9% e finalmente raggiungo ’The king’ 2750 mslm. Qui mi aspetta un ottimo panino con wustel crauti e senape più una birra fresca, serviti di fronte un panorama incredibile, il versante dello Stelvio che dà verso ’le scalette’ (così sono chiamati gli ultimi 23 tornanti del lato Italiano).
Foto di rito e giù per i 28 km che mi riporteranno a Prato dello Stelvio.
Giudizio sulla salita lato italiano e svizzero. Quello Italiano è più iconico per quello che ti si presenta difronte quando inizi ad affrontare le scalette finali. Quello Svizzero però è sicuramente più alberato e fresco, e soprattutto con meno traffico.
Altra cosa occhio alle fontane, l’ultima che si trova nel versante svizzero è dentro il paesetto di Santa Maria Val Müstair dopo hai ancora 17 km di salita. Sul versante italiano ci sono 2 fontane una di fronte il ristornate Rocca Bianca e una a metà delle scalette.
Monastero di San Giovanni
Passo dello Stelvio
Passo Gavia
25/07/2021
Oggi temo di essermi cimentato in una impresa più grande di mè.
IL GAVIA
Approfitto della giornata in cui chiudono il traffico motorizzato sul passo e la strada è solo di noi ciclisti, per affrontare una salita che ha fatto la storia del ciclismo, con imprese rimaste nell’immaginario collettivo come il giro del 1988.
Parto poco distante da Ponte di legno. I primi KM sono tranquilli, fino al raggiungimento del Ristoro Pietra Rossa. Da qui inizia il vero GAVIA.
4-5 km al 12% di pendenza con punte del 15%. Da subito capisco che se voglio arrivare alla fine devo gestirmi. Salgo regolare con una pedalata molto tranquilla, e la cosa funziona. Non vado mai fuori giri e le gambe girano... lo sto scalando questo mostro...
Quando il bosco finisce le pendenze diventano più digeribili... siamo sul 10%. La strada è stupenda, segue il crinale della montagna senza più tornanti fino all’imbocco della galleria.
In galleria il problema è il freddo che inizia a farsi sentire. Quando esco sono anche circondato da nuvole, ma ormai vedo la cima, mancano un paio di tornanti. E’ ancora dura però e a questo si aggiunge un fondo stradale compromesso. Svolto l’ultimo tornante e finalmente vedo il rifugio, la strada ora è bellissima appena asfaltata. Ormai è fatta. Provo una sensazione incredibile, un misto di soddisfazione, gioia, voglia di urlare a tutti... ce l’ho fatta, ho scalato il GAVIA.
Da segnalarvi ho due punti:
1 - La galleria, a pochi chilometri dalla vetta, non è illuminata nei giorni normali. Io ho trovato un faro acceso che dava anche fastidio, solo perchè era la giornata dedicata ai ciclisti e per una gara in corso. Serve una pila frontale.
2 - Dopo la galleria ci sono 3 - 4 tornanti con un manto stradale devastato, c’è il rischio di forare.
E anche questo è in bacheca....
MonteCampione
05/09/2020
Buongiorno a tutti.... è da un pò che non ci sentiamo...
Oggi vi racconto un giro in bici che ho da tempo cercato e voluto fare... Ho iniziato a correre in bici guardando le imprese del Panta... e quale salita migliore di Montecampione per onorare la sua memoria. Salita che gli permise di vincere il suo primo e anche unico giro d’Italia.
Ho raggiunto il lago d’Iseo e da quì sono partito, prima seguendo la statale e poco prima di Vello svoltando a destra, seguendo la ciclabile che fiancheggia il lago. Quest’ultima è stata una sorpresa inaspettata, penso che le foto qui sotto riportate ne descrivino in modo chiaro la sua bellezza.
Concluso il lago si prosegue verso Pian Comuno, e subito dopo aver attraversato un ponticello si svolta a destra e per circa 1 km si fiancheggia la montagna fino a quando si inizia a salire.
20 km i primi 12 per raggiungere località Montecampione e gli ultimi 8 per raggiungere le Baite a quota 1800.
Salita impegnativa, soprattutto il primo tratto.
La cosa più significativa da segnalarvi è lo stato disastroso dell’ultimo tratto della salita. Superata località Montecampione dopo un paio di KM, il fondo stradale è un disastro, si deve prestare attenzione a non forare. Ci sono lavori in corso, quindi spero sarà ripristinato nei prossimi anni.....